Ormai è assodato: imprenditori e manager, nell’immediato futuro, dovranno sempre più abituarsi a conoscere e avere confidenza con gli Indicatori Finanziari Aziendali, o KPI finanziari aziendali, cioè gli indicatori chiave di performance. Questo non solo per i nuovi e mutati obblighi di legge (per esempio la nuova normativa sulla crisi d’impresa e i suoi sistemi di allerta precoce), ma anche perché è sempre più avvertita l’esigenza di un governo aziendale basato su di un adeguato sistema di controllo di gestione.
L’analisi dei KPI e degli indicatori finanziari aziendali e il loro costante monitoraggio porta, infatti, a un importante e immediato vantaggio per l’imprenditore: in sostanza si aumenta la capacità di controllo delle varie aree funzionali, con la conseguenza di una maggior serenità e tranquillità imprenditoriale nel dedicarsi allo sviluppo del business, sapendo di avere sempre un quadro, aggiornato e sicuro, dell’andamento della gestione.
In questo e in altri articoli del blog esamineremo, pertanto, alcuni dei principali KPI o indicatori di performance e la loro interpretazione, concentrandoci in particolare sui KPI finanziari, cercando, ove possibile, di trasmetterne l’utilità, anche con alcuni esempi pratici.
Posizione Finanziaria Netta (PFN)
Margine Operativo Lordo (MOL)
Capacità di restituzione del debito (PFN/MOL)
INDICATORI FINANZIARI: LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA E IL MARGINE OPERATIVO LORDO
1. Posizione Finanziaria Netta (PFN)
Il calcolo della Posizione Finanziaria Netta è uno dei principali indicatori di performance (KPI) ed è utilizzato per valutare la solvibilità dell’impresa: l’indicatore della PFN permette, in sostanza, di determinare il livello complessivo dell’indebitamento dell’impresa, sia a breve che a medio/lungo termine.
La Posizione Finanziaria Netta esprime il saldo fra i debiti finanziari e gli attivi finanziari e, quindi, esprime il debito finanziario netto dell’impresa.
Per calcolare il livello complessivo di indebitamento occorre innanzitutto procedere a una riclassificazione dello Stato patrimoniale e distinguere, all’interno dell’attivo e del passivo, le voci prettamente di natura finanziaria.
Per passività finanziarie si intendono i debiti verso le banche, verso i soci, e tutti quei debiti che hanno natura di finanziamento. Invece, per attività finanziarie si intendono i crediti di natura finanziaria, come per ad esempio crediti verso società controllate/collegate. Ovviamente è importante distinguere tali voci per scadenza a breve (entro l’esercizio) e a medio lungo (oltre l’esercizio).
La formula di calcolo utilizzata in genere è la seguente:
- Disponibilità liquide + Crediti finanziari a breve – Debiti finanziari a breve = PFN di breve termine
- PFN a breve + Crediti finanziari a medio/lungo – Debiti finanziari a medio/lungo = POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
2. Margine Operativo Lordo (MOL)
Il Margine Operativo Lordo o Ebitda (earning before interests, taxes, depreciations and amortizations) è il risultato operativo dell’impresa al lordo degli ammortamenti e delle svalutazioni.
E’ un indicatore molto importante, in quanto, da un lato è il punto di partenza per arrivare a definire i flussi di cassa che l’impresa può generare, dall’altro, in caso di valutazioni del complesso aziendale, viene utilizzato (insieme a particolari moltiplicatori dipendenti dal settore di appartenenza dell’azienda) per stabilire un benchmark nell’ambito di operazioni straordinarie di M&A (Mergers & Acquisitions = Fusioni e Acquisizioni).
Il MOL viene calcolato riclassificando il conto economico dell’azienda secondo lo schema a valore aggiunto:
- Valore della produzione – Costi esterni = Valore Aggiunto
- Valore Aggiunto – Costo del personale = Margine Operativo Lordo MOL (EBITDA)
3. Capacità di restituzione del debito (PFN/MOL)
Considerando questi due indicatori appena analizzati è possibile utilizzarli per avere un ‘indicazione della possibilità dell’azienda di impiegare il proprio risultato operativo (MOL).
La capacità dell’impresa di restituire il debito dipende, infatti, dalla sua capacità di generare flussi positivi di cassa sufficienti a rimborsare i suoi finanziatori. Tali flussi positivi derivano dalle vendite e, in via più ristretta, dalla gestione caratteristica.
Facendo così riferimento al Fatturato e all’EBITDA, su base annuale, possiamo ottenere:
- PFN / EBITDA: Esprime la capacità dell’azienda di coprire il debito mediante i flussi finanziari derivanti dalla gestione caratteristica.
- PFN / Fatturato: Esprime la capacità dell’azienda di coprire il debito mediante i flussi finanziari derivanti dalle vendite.
Per entrambi gli indicatori, quanto minore è il rapporto, tanto più velocemente l’impresa rientra dall’esposizione finanziaria.